“One minute to start”. Mi giro: dietro di me
c’è una distesa di donne. Mi rigiro: davanti a me lo stesso scenario. L’altoparlante ci ordina minaccioso di
non fare un solo passo, pena la squalifica. “30 seconds to start”. Cala il
silenzio. Guardo oltre il corridoio d’arrivo: gli spettatori occupano tutto il
pratone. “15 seconds to start”. Ormai ci siamo, finalmente è arrivato questo
momento tanto atteso. SONO ALLA VENLA! STO PER FARE IL LANCIO ALLA VENLA! Ho
appena il tempo di controllare l’orologio, poi arriva lo sparo del cannone.
Così è cominciata la Venla 2012,
manifestazione incredibile che quest’anno ha visto in partenza oltre 1200
staffette. Così ho orgogliosamente dato il via alla staffetta del CUS Bologna,
da cui Mary ed io siamo state adottate per il week – end (e a cui rivolgo un
ringraziamento particolare). La
gara è stata un’esperienza unica: ricorderò per sempre l’emozione di correre
con tutte quelle persone in un bosco così bello. Nonostante la folla però non
mi sono mai sentita oppressa, non ho dovuto fare a botte per punzonare la
lanterna e mi sono concentrata sul mio percorso. La gara è stata impegnativa ma
allo sprint finale (quasi tutto in discesa) è stato bellissimo buttarsi a tutta
velocità giù per il ponte. Mi sono veramente divertita; una volta arrivata,
anche se piuttosto stanca, sarei volentieri ripartita per tornare in bosco. Era
tanto che non provavo una sensazione del genere. :)
Dopo la mia frazione ho continuato a seguire
le mie compagne di staffetta e ho visto live l’arrivo della staffetta vincente,
l’Halden SK.
Alla fine abbiamo chiuso in 330ima posizione….
GRANDIIII! Abbiamo guadagnato oltre cento posizioni, ci si avvicina sempre più
alle prime file!! :D
Con la sera è poi arrivato il grande
spettacolo di questa manifestazione: il lancio della Jukola. Più di mille
lucine che partono velocissime al rimbombo dello sparo e sembrano formare
un’unica scia luminosa. Il bosco si popola di tante lucciole. L’atmosfera
nell’arena è incredibile, il pubblico segue la gara dai maxi schermi che ogni tanto
mostrano le riprese dei punti – radio.
Sono rimasta affascinata da quante persone seguono l’orienteering in
Finlandia e soprattutto dalla varietà degli spettatori: ragazzi, adulti,
persone anziane, famiglie intere… tutti riuniti per gareggiare e poi tifare per
il loro team preferito. Chi lo sa, magari un giorno sarà così anche in Italia….
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