giovedì 23 agosto 2012

EYOC


Siamo arrivati all’incontro più importante della stagione: gli EYOC, manifestazione in cui si scontrano i migliori giovani orientisti d’Europa. Con le belle gare disputate quest’anno, mi sono guadagnata l’opportunità di rappresentare l’Italia: una responsabilità che mi rendeva molto orgogliosa ma allo stesso tempo molto insicura di non esserne all’altezza. Le gare previste erano tre: Sprint, Long e Relay. Mi è dispiaciuto molto vedere che non ci sarebbe stata la Middle, la distanza che ultimamente preferisco.
Sono partita carica e piena di buoni propositi, con tantissima voglia di andare bene ma soprattutto di divertirmi. Il model event è andato bene, ho avuto buone sensazioni in bosco e sono riuscita a entrare in carta abbastanza facilmente. Anche per quanto riguarda l’aspetto psicologico mi sembrava di stare bene, di essere riuscita a controllare le emozioni per partire con il massimo della concentrazione. Sapevo di non essere fortissima dal punto di vista fisico rispetto alle altre, come si era visto anche dalla prova dei 3000m, ma sapevo di aver fatto tutto il possibile, allenandomi sempre al mio massimo. Ma tutto ciò non è stato abbastanza: non sono riuscita a piazzarmi bene neanche rispetto alle mie connazionali. Non ho disputato buone gare, ma nemmeno pessime; grandi errori non ci sono mai stati, alcune imprecisioni in zona punto. Secondo me ho perso soprattutto di corsa, cosa che è stata particolarmente accentuata nella Long, che ho sofferto molto. Di conseguenza non ho potuto neanche prender parte alla staffetta, cosa che mi era molto a cuore visto che non sono ancora mai riuscita a disputare una gara a staffetta con le mie compagne di società.
Sono rimasta delusa. Delusa di vedere quanto sia ancora lontana dalle altre nonostante tutto l’impegno e i sacrifici. È vero, ho cominciato da meno di due anni,  ma mi aspettavo comunque qualcosa di più. Ulteriore delusione è stata la mancata convocazione ai JWOC…. Ci sono rimasta molto male; ma forse è meglio così, avevo bisogno di un momento di pausa. Forse non ero pronta, non ho ancora abbastanza esperienza. Voltiamo pagina….

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