Dopo una lunga estate senza gare, finalmente
ricomincia la stagione orientistica! Arriva l’evento italiano più atteso
dell’anno: i Campionati Ialiani Long e Staffetta. È con questa consapevolezza
che molti di noi sono usciti ad allenarsi anche con il caldo cocente delle
giornate estive, quando la voglia di farsi un tuffo in acqua era più forte che
mai. La stessa cosa è successa a me, che uscivo tardi la sera per correre sul
lungomare e avere un filino di vento che mi rinfrescasse un po’. Nonostante gli
sforzi non mi sentivo molto pronta per affrontare questi Campionati. Avevo però
una gran voglia di gareggiare, soprattutto dopo aver visto il bosco magnifico
che mi attendeva. Il model event non è stato di grande aiuto dal punto di vista
tecnico ma mi ha dato una grande carica per il giorno seguente. Non appena ho
visto la vecchia cartina ho capito che ci sarebbe stato da divertirsi: terreno
molto tecnico, con tanti particolari, proprio come piace a me! Il percorso non
mi ha delusa (colgo l’occasione per fare i complimenti al tracciatore): non mi
sono annoiata nemmeno un secondo, ero concentrata al massimo per cercare di
districarmi nel labirinto di depressioni in cui mi trovavo. La percorribilità
del bosco era ottima e anche le condizioni meteo ci hanno assistito: dopo tanti
giorni di caldo siamo stati graziati con due giornate nuvolose, con una
temperatura piacevole, l’ideale per correre una Long! Ma passiamo al dunque: la
mia gara non è stata perfetta. All’inizio ci ho messo un po’ per entrare in
carta e ho perso tempo soprattutto per imprecisioni e incertezze. Arrivata alla
tratta lunga però ho saputo fare la scelta giusta (e più facile)…. Sono stata
molto contenta della freddezza mentale che ho dimostrato in questo frangente!
Di solito le scelte lunghe sono il mio punto debole perché mi lascio assalire
dai dubbi, ma stavolta no: ho preso una strada e l’ho seguita fino in fondo.
Alla penultima lanterna ho sentito un calo di concentrazione ma fortunatamente
sono riuscita a riprendermi senza perdere troppo tempo e a completare la mia
gara. Facendo lo sprint finale ho dato tutto, sapendo che avevo comunque
terminato una buona prova. Me l’ha confermato anche il live ranking: PRIMA. Ma
l’orienteering come ben sappiamo non è come le corse campestri… ci sono ancora
tutti quegli avversari che ti partivano dietro! Invece di aspettare intorno
all’arrivo ho deciso di allontanarmi e andare a fare defaticamento, il tempo
sarebbe trascorso più velocemente. Dopo una decina di minuti torno indietro,
non ce la faccio, devo sapere come sono arrivata!! Le altre non sono ancora
arrivate… è fatta! Ed ecco lo speaker annunciare ufficiosamente il mio primo
posto, a ben 8 minuti dalla seconda… Improvvisamente mi rendo conto di cosa
vuol dire: medaglia d’oro. L’unica che mi mancava. Medaglia d’oro ai Campionati
Italiani Long…. Sono campionessa italiana!! :’) Abbraccio Andreina
(vicecampionessa, complimenti anche a lei) che mi aveva aiutata a distrarmi
durante la lunga attesa, e mi fermo un attimo a riflettere su quello che ho
appena concluso. Accade raramente, ma questa volta sono contenta per me stessa,
per la soddisfazione che mi sono regalata, per una conferma di cui avevo
bisogno, perché dopo tanti momenti di insicurezza ci vuole qualcosa che ti dia
forza e coraggio. Questa vittoria non poteva arrivare in un momento migliore.
Il week-end però non era ancora finito. La
Foresta Umbra non aveva ancora finito di regalarmi emozioni. La Domenica siamo
di nuovo al ritrovo, pronti per i Campionati Italiani Staffetta. È la prima
volta che faccio parte di una staffetta competitiva, in W Elite per giunta. Ero
rimasta molto delusa di non aver potuto gareggiare nella staffetta italiana
agli Eyoc, per cui attendevo con emozione la prova dei Campionati. Il CCR si è
presentato con un grandissimo team: Andreina come prima frazionista, io in
seconda frazione e Adrienne per chiudere in bellezza. Un team capace di mettere
pressione ai favoriti. Un team che gareggia per raggiungere risultati ambiti.
Partiamo cariche e con tanta voglia di divertirci… d’altronde non abbiamo assolutamente
nulla da perdere! Al lancio sono decisamente più nervosa del giorno prima:
sento la responsabilità della staffetta, se vogliamo ottenere qualcosa non
posso sbagliare. Fortunatamente è un’ansia mista a emozione… la posso trasformare
in qualcosa di buono! La mia gara va bene fino al quinto punto, dove invece di
prendere un sentiero e allungare di poco decido di tagliare per raggiungere il
punto… grave errore. Non capisco più nulla e perdo almeno 4-5 minuti.
Finalmente ritorno sul sentiero e riattacco il punto… stavolta perfetto. Ormai
penso di aver buttato la gara, ma non mi arrendo comunque, ci sono ancora le
mie compagne che mi aspettano! La seconda parte di gara va molto bene, riesco
anche a correre piuttosto veloce. Al punto spettacolo sono quarta!! Non me lo
sarei mai immaginato! Aumento ancora un po’ e raggiungo la staffettista
dell’IKP (con il quale avevamo in ballo una scommessa); purtroppo un mini
errore dovuto alla stanchezza mi fa passare nuovamente dietro, ma riesco a dare
il cambio in terza posizione, a meno di un minuto dalla seconda. Meno male, ho
fatto il mio dovere! Ora sta a te Adri!! Prima del punto spettacolo incappa in
un brutto errore che le fa perdere parecchie posizioni… quando passa davanti al
pubblico è quinta. Io e Andreina cominciamo a perdere le speranze. Nelle
staffette però nulla è deciso fino all’ultimo! Infatti con un final loop
strepitoso Adri riprende ben due posizioni e ci porta alla conquista del
bronzo!!! Correre tutte e tre sotto all’arco di arrivo è stato bellissimo : )
Ce l’abbiamo fatta. Ci siamo fatte valere. È inutile dire “se non avessi
sbagliato…” Ciascuna di noi avrebbe potuto migliorare la sua prestazione, ma
forse se le cose non fossero andate così non avremmo neanche raggiunto il
podio! Io sono contentissima… una medaglia in Elite non è da tutti!
Dopo un week-end così proficuo mi sento pronta
ad affrontare i SEEOC: quattro giorni di gare in Turchia! La pressione si farà
sentire senza dubbio ma io cercherò di godermi al massimo quest’esperienza…
quando mi potrà mai ricapitare di correre in TURCHIA?!
SEEOC mai più meritatamente conquistati!!
RispondiEliminaBrava Magic Bea! ....sto pensando un soprannome per te...che ne pensi di Medals Hunter??
Ci riprovo (a lasciare un commento)...
RispondiEliminaBrava Bea! Ormai lo speaker deve tenere d'occhio i tuoi tempi di arrivo e fare sette tripli salti mortali per fare i calcoli al volo, perchè i tempi da podio vanno dati in fretta.
Volevo lasciarti con due pensieri storici da chi come me ha cominciato a frequentare i boschi prima che tu nascessi, ma poiché magari il commento è stato cassato perchè conteneva un link, metto solo i suggerimenti.
Se hai del tempo da dedicare alla lettura, cerca con Google "cosa essere canaletta" (tra virgolette) e "sogno di una giornata da svizzero" (sempre tra virgolette).
Spero che ti strappino un sorriso e la voglia di tornare a correre in Canton Ticino (o di invitare qualche amico o amica ad esordire nell'orienteering)
The speaker