Ormai è arrivata l’estate e questo per molti
ragazzi non può che voler dire una cosa: la fine della scuola!!! Per noi
orientisti però l’inizio di giugno coincide con un grande appuntamento, uno dei
più importanti di tutto l’anno: i Campionati Italiani Sprint. Quest’anno si
sono svolti a Madonna di Campiglio in Val di Sole, una zona bellissima del
Trentino che ancora non avevo mai esplorato.
Dopo un lungo viaggio in pulmino arriviamo a
Mezzana, un piccolo paesino lungo le sponde del Noce (che bel nome per un
fiume!!). Primo obbiettivo che mi
sono posta: riposare bene e non lasciarmi prendere dall’ansia. Quando vengono
nominati gli sprint infatti la prima cosa a cui penso è l’esperienza
dell’altr’anno… l’unica cosa che ricordo è l’ansia e lo stress pre – gara che
in quell’occasione avevano raggiunto livelli estremi. Decisamente nocivi per la
salute xD Ero partita con la mente annebbiata e avevo buttato la gara al primo
punto. No, quest’anno mi sarei riscattata.
Arrivati a Madonna parcheggiamo il pulmino
nella zona di quarantena: ebbene sì, quest’anno la quarantena tocca a tutti ma
per fortuna lo spazio è molto grande e abbiamo anche l’opportunità di fare un
piccolo warm – up con la cartina. Mentre aspetto il mio orario di partenza
cerco di rimanere tranquilla e con la mente libera… diciamo che ci riesco
abbastanza, sto facendo progressi! Il tempo passa velocemente e presto sono
alla partenza. L’unica cosa che mi mette pensiero è che non ci abbiano dato la
descrizione punti… nel voltare continuamente la cartina può essere difficile
ritrovarsi subito. Controllerò comunque tutti i codici, sempre meglio essere
sicuri e perdere qualche secondo.
Finalmente parto: mi ripeto continuamente di
andare tranquilla ai primi punti, meglio entrare in carta e acquistare
sicurezza. Arrivata nella zona cittadina aumento un po’ il ritmo e cerco di
contemplare tutte le scelte possibili. Riesco quasi sempre a prepararmi
l’uscita dal punto, tranne al punto spettacolo dove presa dall’emozione mi
fermo davanti a tutti… che figuraa!! Vabbè, continuo il mio percorso senza
pensarci. Ciò di cui mi meraviglio è la tranquillità con cui affronto la gara,
soprattutto nella seconda parte; è come se fossi l’unica a correre. Dopo poco
sono di nuovo alla lanterna 100 e tutti mi fanno il tifo. Ormai è finita… è ora
di vedere cosa sono riuscita a fare.
Allo scarico Si – Card sono terza, posizione
che riesco a mantenere fino alla fine! Un altro podio ai Campionati Italiani!
:D
Ma la trasferta non è ancora finita! La
Domenica ci attende il Lago dei Caprioli! La mattina scopriamo (senza che
nessuno ci avverta) che la nostra gara sarà uguale a quella della W20.
Conseguenze: percorso più lungo e cartina al 15:000. Questo proprio non ci
voleva. Parto abbastanza tranquilla, ma appena vedo la prima tratta mi spavento
un po’. Quando la prima lanterna è lontana e difficile mi scoraggio sempre.
Così è stato anche questa volta: scelta rischiosa e perdita di concentrazione
mi hanno portato a perdere la gara nella prima tratta. Per il resto del
percorso ho cercato di mantenere la calma, anche se ormai c’era ben poco da
fare per recuperare i minuti persi. Anzi non ho fatto che perdere altri minuti.
Non sono mai riuscita a entrare in carta e le distanze mi hanno spesso tratta
in inganno; inoltre anche quando arrivavo precisa sul punto non vedevo la
lanterna (molte erano ben nascoste), quindi perdevo altro tempo. Morale della
favola: una gara da dimenticare. Cerco di non buttarmi troppo giù, anche perché
so che non si può sempre andare bene, ma l’arrabbiatura c’è ancora. L’unica
cosa che posso sperare è che impari dai miei errori….
Per finire su una nota positiva: la
convocazione agli EYOC è ora ufficiale.
FRANCE, HERE WE COME!! :D
Cara Bea, la Francia trema! :)
RispondiEliminaSei davvero brava. Hai raggiunto un livello molto alto in poco tempo....spero questo non ti pesi. Rendi sempre tutto leggero e continua a sorridere, così le lanterne ti sorrideranno, come i monti per Heidi. :D
A domenica!
Zarfo
Grazie Zarfooo :) Ci proverò, promesso ;)
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